sabato 19 gennaio 2008

ENDRE

Questa storia è una storia vera della mia vita, non intende ad


essere nulla di letterario o simile, perche io non sono una


scritrice, ne mai sarò, non sono italiana, ma greca, ahimè,


cosi anche la grammatica con il mio grande dispiacere


sarà stropicciata in qualche angolo lungo la stoffa del racconto.

















 


Quanto è vero che l'amore non ha l'età!


La storia d'amore che sto per raccontare in effetti cominciò all'asilo.


L'asilo, dove tra'laltro io non ci volevo mai andare,


no riuscivo mai a capacitarmi, perche mai io dovrei passare


la giornata in mezzo a quei bambini sconoscuti, che non avevano nulla da dirmi,


vedere il sorriso un po ebete e sforzato, un poco falso delle maestre.


(si vede che già a quel età non mi andava che chiunque si occupasse di me


per denaro.)


Non acettavo,che mia madre stia sola soletta in casa quando potevamo fare


mille belle cose insieme.


Cosi per i giorni che riuscivano a portarmi io scappavo puntualmente, tornando


a casa da sola con chi sà quanti pericoli i quali naturalmente l'ignoravo.


Fu una di questa occasione che uno dei bambini mi venne in aiuto.


Il suo nome ENDRE.


Mi venne in aiuto distraendo la maestra, che naturalmente cercò di tenermi


d'occhio, cosi io riusci anche questa volta a sguscar via.


Finalmente i miei si sono arresi cosi ho potuto passare altri


meravigliosi anni solo con mia madre.


E arrivò il giorno della scuola.


Andare a scuola mi piaceva, mi piaceva,  tanto ero felice e curiosa.


Fra i compagni il primo che ho visto era lui.


Del'episodio dell'asilo avevo solo pochi frammenti nella mia mente,


ma lui mi piaceva.


Era un ragazzo taciturno,magrolotto con un bel visino,capelli biondi dritti.


Gli anni passavano in fretta con i normali avvenimenti di tutti i giorni.


Qualcosa cambiò intorno i miei 12 anni.


Incominciavo fare dei sogni molto perticolari e piacevoli.


Qualcuno mi bacava il collo regalandomi delle sensazioni cosi belle


da toglermi la forza di voltarsi per vedere chi fosse,


Non lo vidi mai.Era cosi potente il desiderio di quei baci


sul mio collo,che vinse sulla mia curiosità.


Più o meno nello stesso periodo un giorno la professoressa di geografia


chiamò Endre alla lavagna per interrogarlo sul Africa.


Per me fino a quell momento i paesi lontani, la geografia erano


come delle cose astratte, mecchilone più o meno grandi su un


globo che sinceramente non mi interessava nemmeno.


Endre comincio a parlare,ed io e la mia fantasia volteggiare a passo di danza


sulla scia della sua voce


arrivai a vedere delle immense savanne, vidi correre elefanti,


zebbre, giraffe, sotto un cielo coperto da una scalle viola


per ripararlo prima che il freddo delle stelle potessero arrivare.


Cosi che mi innamorai di Endre e l'africa.


Da quel' momento in poi la mia attenzione era tutto per lui.


Ma lui non cambiò una virgola. Era sempre gentile, non partecipava


in quei giochi un pò stupidelli che si fanno a quel età, sempre silenzioso.


Naturalmente nemmeno io pensai mai di svelare a nessuno questo


mio segreto amore per lui.


Una sola volta, quando una proffessoressa chiedeva ad ogni uno


di noi cosa pensavamo di fare da grandi, che la risposta di Endre mi


preoccupò.Lui rispose: -voglio fare il marinaio o il soldato.


Come cubetti di ghiacio queste parole arrivarono con violenza nel mio cuore.


Come, i marinai si sà sono sposati con il mare, ma soldato.


Io che ero pacifisata prima di riuscire a parlare, no no questo no.


E come tutti i stupidi innamorati ero sicurissima che a tempo debito


l'avrei fatto cambiare idea.


Arrivo l'ultimo giorno delle medie. Stavamo per lasciare per sempre la scuola.


E il mio amore rimasto sempre solo un prezioso segreto nel mio cuore.


Presi la mia giacca, un impermeabile azzuro, ricordo anche ora.


Uscì dalla scuola come chi aveva tanta fretta di crescere.


Misi le mani nella tasca, c'èra un pezzo di carta, sopra c'èra


scritto: Ti amo. Endre


Non serve che io qua descriva la mia gioia e facilmente intuibile.


Ma la mia gioia era più  grande, non lo potet capire.


E questo segreto e l'amore per lui portai con me anche al liceo.


Non lo vidi più. Passarono due anni, quando un giorno una ragazza


della mia classe mi chese un favore. Lei dovava reperire dei documenti


da un liceo che si trovava delle mie parti, se ero cosi gentile ad andare


io, cosi lei risparmiava a fare il lungo viaggio. Le dissi di si.


Verso sèra andai a quel' liceo, come ho promesso.


Quando sono entrata, c'èra un gran silenzio, non vidi nessuno.


Stavo salendo sul primo piano quando si sentiva la campanella, le porte


si spalancarono sul corridoio e vidi  uscire un sacco di ragazzi.


In mezzo a loro veniva dritto verso di me Endre. Frequentava alle serali


prorio quel istituto. Dopo il consueto:-ma davvero sei tu, cosi via,


lui mi propose di fare due passi li intorno. Era un bel quartiere con tante


villette e vie alberate. Incamminavamo lungo le vie parlando di mille cose


perdendosi nei ricordi. Fianco a fianco. A un certo punto mi inciampai.


Per aiutarmi a non cadere lui mi prese la mano,-O non cadere!


Ma la mia mano rimase nelle sue, l'istanti si componevano in infinito, quando


lui guardandomi mi chiese: -hai trovato la mia lettera?


-Si, risposi, l'ho trovata.


Poi le nostre mani si staccrono e poco dopo ci siamo salutati con un bacetto lieve.


cercate di capirci eravamo innocenti, quasi bambini ancora e sopratutto pensavamo


di avere tutto il tempo del mondo.


Lui mori nella settimana succesiva.Fu colpito da una palottola vagante di un cacciatore.






                                              alma, all alba con un ricordo dolce






12 commenti:

  1. salve! sono io sono venuta a conoscerti di persona se cosi' vogliamo dire. grazie per le tue belle parole circa l'amore angelico. ho letto questo scritto dolcissimo che tu hai postato della tua vita di fanciulla.come l'amore è pulito e ingenuo a quell'eta'.qualche volta non sarebbe male ritornare ogni tanto a 12 anni e riprovare le stesse sensazioni, per poi riprendere la solita routine quotidiana, ma con il cuore rinnovato e libero da condizionamenti e da negativita'. insomma sarebbe come prendere ogni tanto una boccata di aria fresca. sogni solo sogni, ma fanno molto bene anche loro alla nostra mente. mai smettere di sognare questo è il mio motto . un bacione panteranera.

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  2. Davvero un dolce ricordo anche se il finale nn è da favola ... è la vita
    1saluto Emy

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  3. lieve, lieve, come un amore tragico...

    ci sentiamo in PVT

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  4. Ero venuta a ringraziarti per le parole che hai lasciato nel mio blog, molto sincere e gradite, mi sono imbattuta in questo tuo racconto autobiografico e mi sono commossa...Sento quella parte di te che ha sofferto...E' una storia molto triste che lascia il segno anche in chi la legge.
    Scrivi molto bene sai?
    Tornerò a trovarti.
    Un bacione.
    Shayra

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  5. mi spiace davvero...è una storia bellissima, ma il tragico finale fa odiare la vita.
    ti auguro tantissima serenità, un abbraccio, Max

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  6. ciao, grazie per essere passata a trovarmi, mi ha fatto molto piacere perchè mi ha dato anche la possibilità di entrare nel tuo blog.....
    per il resto, mi sono accorta sulla mia pelle che gli uomini arabi lasciano il segno.....a presto

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  7. è bellissimo quello che scrivi, a maggior ragione considerando che non sei italiana..davvero complimenti!

    e grazie per essere passata

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  8. Oggi non mi sento bene e ho fatto un commento unico per tutti voi carissimi amici. Non so quanti starnuti ho fatto e ho consumato un rotolo di carta scottex, non riesco a scrivervi a tutti ma vi lascio la mia buona notte.Grazie per la vostra visita spero domani di sentirmi meglio.;)franca

    Angelo mio

    Il mio angelo
    è biondo
    mi sta sempre
    vicino
    sento il suo
    respiro
    leggo il suo
    pensiero
    è come il mio
    ma non riesco
    toccarlo a vederlo
    Il mio angelo
    per farmi ridere
    mi soffia sul viso.
    gli dispiace
    quando la sera
    sono triste
    e scendono
    le lacrime
    sento
    che anche lui
    soffre e piange
    insieme a me.

    Franca Bassi

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  9. Ciao, scrivi bene, anche se non sei italiana, continua così:un doloroso ricordo la tua storia che ci fa riflettere su quanto sia importante vivere il presente, senza sprecare nemmeno un attimo.

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  10. non ho parole....

    pensavo che i finali tragici erano sono nei film o nei libri.

    Mi sbagliavo.

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  11. è un'esperienza tragica ma che fa crescere e capire.
    Non riesco a immaginare il tuo stato d'animo ma spero che ora tu sia serena.

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  12. davvero una bellissima storia d'amore...
    Pier"

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