
Compresi che l'amore racchiudeva tutte
le vocazioni, che era tutto, che
abbracciava tutti i tempi e tutti i luoghi.
La mia vocazione finalmente l'ho trovata
...è l'amore!
Madre Teresa di Calcutta
Compresi che l'amore racchiudeva tutte
le vocazioni, che era tutto, che
abbracciava tutti i tempi e tutti i luoghi.
La mia vocazione finalmente l'ho trovata
...è l'amore!
Madre Teresa di Calcutta
Peschina, in arte Pescanoce.spilnder.com mi ha fatto notare, che oggi è
il mio compleblog!!!!!!!!!!!!!! WAW è già passato un anno....ora sono più vecchia,
ecco quando si cominciano a fare i bilanci subito la malinconia, potevo fare meglio, è vero il mio blog non è perfetto, anzi è pieno di crepe, ma ricordatevi
"Cè una crepa in ogni cosa, ed è li che entra la luce"
Sono felice di aver passato in vostra compagnia questo anno, che è volato
via in un lampo. con sorriso emer
Oggi, per la prima volta in vita mia... ho preparato dei dolcetti
squisiti e improvvisamente ho capito: - ho sbagliato tutto!!
IO DOVEVO FARE LA PASTICCERA....... NON LA PASTICCIONA!
con sorriso, emer
Ho ricevuto questo splendido premio dal mio amico Giorgio Medda. Wildworld.splinder.com
Per l'occasione vorrei riportarla qui sotto lultimo "nato" di lui, che io personalmente la
trovo magnifico. Grazie,Giorgio.
la giacca
Appendo la mia giacca al muro,
vedo le ombre indossarla,
fumose signore di una sera
che non conosce fine.
E’ come aver ceduto loro l’anima.
Un corpo nudo avvolge il cuore,
abbracciando il vuoto pesante
nell’aria intorno.
Non un suolo su cui camminare,
solo il buio con cui parlare,
dei miei spogli piedi che volano
ma sembrano precipitare,
in un desolante vuoto infinito,
finito.
Dove è la fine di qualcosa
e l’inizio di niente.
Un punto zero.
Non domandarti niente,
-non perché non abbia risposte-
ma perché ne hai paura,
E allora preferisci il buio
del non sapere
alla devastante luce che svela
le tue macerie.
Dove la violenza dell’aria
ha proiettato il mio segno sui muri.
Scacciando le ore e i minuti all’indietro.
Meglio il buio allora
il non confronto,
il non visto,
il non tutto.
Riprendo la mia giacca ed esco.
giorgio medda
chiunque avesse premi o belle poesie da regalarmi si faccia avanti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Già che quasi Natale!!!
con gioia nel cuore, emer
Questa notte sono andata molto,molto lontano, senza fare nemmeno
un passo, i miei piedi erano fermi e la mia anima volava,volava
libera, le ali non erano i miei, ma di un uomo, che non ho la fortuna
di conoscere personalmente,ma conosco i suoi pensieri, le immagini
della sua mente e del suo spirito, e sono loro, che questa notte mi
hanno proiettata su un palcoscenico scaturito dall'immensità della
sua anima. Ho sognato con i suoi occhi, ho lasciato ai suoi immagini
sfogliare il grande libro delle mie emozioni, ed imprimere
pagine e pagine con indelebile vibrazioni di bellezza.
Se è vero, che nel momento della morte quei 21 grammi, che
è l'anima si libera per l'eterno, la mia senza aver visto
Un tè con Mussolini. DI ZEFFIRELLI sarebbe qualche grammo in meno.
GRAZIE, emer
ANCHE SE ERA NOTTEFONDA LA CAPPA DI CALORE
ERA OPPRIMENTE, GIROVAGAVO PER LE VIE
TORTUOSE DEL WEB, CALDO AFFOSO OVUNQUE,
LE PAGINE GOCCIOLAVANO DI SUDORE LE PAROLE
SEMBRAVANO VAPORIZZARE SOTTO I MIEI OCCHI.............
MA ECCO, ALL IMPROVVISO UNA VENTATA DI FRESCHEZZA,
E QUEL PROFUMO,CHE ARRIVA SOLO CON LA BREZZA MARINA,
SALSEDINE MISTO ALLA DOLCEZZA DELLE STELLE, IL RUMORE
DELLE ONDE LENTE E SULLA SUPERFICE DEL MARE UN
PONTICELLO D'ARGENTO USCITA DAL PENELLO GENEROSO
DELLA LUNA, ALLORA COMINCIAI A CORRERE E PERCORSI
TUTTO D'UN FIATO E SOLO DOPO LE ULTIME PAROLE
CAPì, CHE ERO NEL BLOG DI http://motivixalzarsialmattino.splinder.com
VI RIPORTO QUI SOTTO LA NOVELLA DI dipocheparole,
SPERANDO, CHE VI PORTI REFRIGERIO E GIOIA NELL
LEGGERLA, TANTO, QUANTO LA DIEDE A ME. emer
IO LO AMO
Questa volta se sono riuscita ad arrivare fin qui è solo perché lo amo. Lo amo lo amo lo amo lo amo lo amoloamoloamoloamo.. Tanto più che non c’è in giro un cane a cui chiedere. Usa il saltellitare mi ha detto. Ma mia mamma non ce l’ha il saltellitare sulla macchina, gliel’avevo già detto, ma cosa vuoi che si ricordi quello. Con tutte le cose che ha da fare. Beh, guardati la strada su Viamichelin o su Mappy, quello almeno lo sai fare? Beh mica tanto, ma potrei chiedere a mia sorella, ho detto. Ma poi ho pensato che mia sorella era meglio lasciarla fuori. Già sta sempre a dirmi che uno così stronzo potevo trovarlo solo io.
Da quella volta che lui mi aveva lasciata e che mi ha trovato seduta per terra in garage che piangevo, macchè piangevo, ero semplicemente disperata. Comunque non è che davvero pensassi di farlo. Sì, ci avevo pensato, ma solo perché ero entrata dal garage per non farmi vedere da mia madre e sul bancone dove mio padre una volta teneva i suoi attrezzi, avevo visto quel tubo di gomma, e così avevo provato a vedere se ci stava nel tubo di scappamento. Ci stava anche, mi ero sporcata da schifo le mani di nero e per non macchiarmi dappertutto il giaccone nuovo, mi ero pure messa a lavarmi le mani sotto il rubinetto in lavanderia. Ma non c’era il sapone, non veniva via niente, e mi ero sentita così male al pensiero di me morta, con le mani luride di porcheria nera, e poi di mia madre che dopo mio padre si era appena ripresa, che mi ero fatta pena e mi ero seduta lì e basta. Quando era arrivata mia sorella, piangevo da così tanto che ormai non piangevo neanche più, e non capivo più niente. Lei invece forse capii tutto, ma non mi disse niente, mi portò di sopra, mi diede delle gocce per dormire, di quelle che usa la mamma, e non credo che, poi, le disse niente. Anzi, di sicuro, perché senò figurati se la mattina dopo la mamma ci credeva che avevo la febbre e non potevo andare in negozio.
Ma lei alla Cristina crede sempre, è a me che non crede mai e mi dice che alla mia età lei aveva già due figlie mentre io penso solo a uscire e a divertirmi. Se poi sapesse che sto con uno sposato mi ammazza. Non lo sa neanche la Cristina questo, ma ho paura che prima o poi lo capisca perché mica è scema. Quando alla domenica mi vede sempre a casa, mi chiede se quello stronzo preferisce sempre uscire con gli amici. Io le ho raccontato che lui gioca a calcio e che le domeniche ce le ha sempre impegnate, e poi ha gli allenamenti, le riunioni, insomma tutte quelle robe che fanno i calciatori.
Ma quando mi ha visto che neanche a Natale sono uscita, e neppure la vigilia, e con la faccia che avevo non era difficile capire quanto male stavo, mi ha guardato strano. Non mi ha chiesto niente, perché poi erano arrivati gli zii e dopo il pranzo è venuto a prenderla Tommaso per andare al cinema, ma sono sicura che se lo chiede alla Gloria in negozio, come sa fare lei, con quel suo fare di nulla, quella le racconta tutto. Sì, insomma, che sto con uno sposato, mica il resto, anche perché la Gloria non sa niente del resto.
Quella scema. Maledetta la volta che lo ha visto. Stavamo facendo la vetrina, e lui si è fermato proprio lì davanti con la moto. Lui era con il bambino, e aveva fatto apposta a fermarsi lì. È che gli piace imbarazzarmi. Dice che gli piace quando divento rossa. Così si è fermato lì, si è tolto il casco e con calma, senza guardarmi, ha tolto il casco al bambino. La Gloria ha cominciato a dirmi: - Ehi, guarda che figo sto tipo! Peccato che abbia già un figlio! Ehi Angelina! Ma lo vedi? Sai che credo di averlo già visto al Nidaba il venerdì? Chissà i corni che ha sua moglie poveretta. -
Io non dicevo niente, pulivo le macchie sulla vetrina in alto. Mi sentivo le guance di fuoco. Lui intanto se n’era andato, senza neanche guardarmi, come se io fossi trasparente. Allora ho detto a quella cretina di non chiamarmi Angelina perché io mi chiamo Angela. Lei mi ha guardato e mi ha chiesto cosa cazzo avevo, se ero impazzita per caso. Io scendendo dalla scaletta sono anche caduta e sono scoppiata a piangere, per fortuna che quel pomeriggio non c’era la signora Palma.
E insomma, è finita che le ho raccontato che stavo con lui. Erano settimane che me lo tenevo dentro e stavo scoppiando. Perché lui dice che mi ama, che mi ama, ma che non può lasciare suo figlio.
Lui dice che stravede per suo figlio, anche se ha fatto fatica i primi tempi, perché erano giovanissimi quando lei è rimasta incinta, e lui non avrebbe voluto avere il bambino, né tantomeno sposarla, ma poi le famiglie hanno fatto un casino tale che alla fine si sono sposati. Lui avrebbe voluto fare l’università, dice che si era anche iscritto a Scienze Politiche, soprattutto perché voleva andarsene di casa, ma poi, dopo il fatto che lui aveva messo incinta la figlia dei Bortoletto, che da sempre si credono i signori del paese, anche se tutti sanno che hanno fatto i soldi vendendo candele per i mercati, insomma, sta di fatto che i suoi non gli hanno più dato una lira e gli è toccato continuare a lavorare con suo padre.
Però con sua moglie sono già d’accordo che appena il bambino ha dodici anni si separano, perché è un’età in cui può capire meglio, senò adesso sarebbe un trauma. A lui piacciono tanto i bambini e in fondo ha sempre detto che ne vorrebbe avere altri prima dei trentacinque anni, che senò poi è troppo vecchio, ma non con lei, non con sua moglie.
E insomma, ai dodici anni di Matteo non manca tanto. In fondo sarebbero solo due anni, e in questi due anni nel frattempo potremmo vederci sempre di nascosto come abbiamo fatto finora.
E della bambina, perché io so che sarà una femmina, potremmo dirlo solo alle famiglie, e per non farlo sapere proprio a tutti io potrei andare a stare a Milano, da mia zia che è sempre stata buonissima con me, che ogni volta mi ripete che sono il ritratto sputato di mio padre e di andare a trovarla quando voglio. E poi, una volta che la bambina è nata, potrei stare lì ancora per un po' e trovarmi un lavoretto finchè lui non si separa e possiamo mettere su casa insieme.
Il problema invece sarà dirlo alla mamma. Lei si è sposata incinta e ci ha sempre predicato di studiare e di essere indipendenti. Ma se io non sono mai andata bene a scuola, cosa devo fare? Anche il papà lo diceva: mica tutti sono fatti per studiare, lui infatti non aveva studiato. Io, invece, ho sempre desiderato avere dei bambini e farmi una famiglia, e mica è colpa mia se l’uomo che amo ne ha già una. Ma per fortuna esiste il divorzio. L’ho detto anche a lui prima, al telefono. Io non avrei voluto dargli la notizia per telefono, ma lui ha capito subito che c’era qualcosa che non andava, del resto era da prima di Natale che avevo fatto il test, ma lui mi aveva detto di non chiamarlo assolutamente durante le feste: niente telefonate e niente sms. Me l’aveva anche fatto giurare. Avrei voluto dirglielo bene, con calma, noi due da soli. Ma io se non lo dicevo a qualcuno almeno oggi sarei morta. Ho passato un Natale e un Capodanno di merda. Con mia madre che continuava a chiedermi cosa avevo, mia sorella che mi teneva d’occhio e con tutte quelle sceme delle mie amiche che non fanno che parlare di ragazzi, ma che non sanno cosa vuol dire essere davvero innamorati.
Così erano quindici giorni che non lo sentivo, sì, dal 23 dicembre, quando è venuto in negozio a comprare tre filoncini e quattro mantovane e io già avevo un ritardo, ma non potevo certo dirglielo lì. Lui mi ha fatto l’occhiolino e se n’è andato. Fuori c’era la moglie che lo aspettava con Matteo, pieni di pacchetti. Si sono fermati a parlare con un’altra coppia lì davanti. Io mi sentivo morire. La Gloria mi guardava, ma questa volta non le ho detto niente, non ho detto niente a nessuno. Solo a lui. Aspettavo il lunedì, che finalmente ste feste maledette erano finite e potevo chiamarlo. Sapevo che mi avrebbe chiesto di incontrarci, dobbiamo parlarne, e io muoio dalla voglia di vederlo, ma pensavo che ci saremmo visti al solito posto, non in collina.
È già tanto se sono riuscita ad arrivarci per tutte queste curve. Beh, scendo e mi fumo una sigaretta intanto. Lo so, non dovrei fumare, ma tu, piccolina, me lo perdonerai. Dai, ti prometto che è l’ultima.
Angelina scese dall’auto, si accese la sigaretta e si fermò a guardare la pianura in basso, percorsa da mille luci tremolanti, lontane, l’orizzonte rosso del sole appena tramontato tra i rami degli alberi, e sotto, il bosco buio, nero. L’aria sapeva di legna bruciata, di freddo. Odore d’inverno. Lei, invece, nascerà alla fine dell’estate, con il caldo, pensò sorridendo. Si girò verso il piazzale della trattoria. Chissà se lui sapeva che era chiusa. Forse aveva pensato di poter mangiare qualcosa, di festeggiare magari, ma non si era ricordato che, passata l’Epifania, i locali spesso chiudevano, soprattutto in collina dove fino alla bella stagione non ci andava più nessuno. C’era un abete davanti alla porta con ancora una ghirlanda d’argento intorno e le luci colorate spente. Domani anche a lei sarebbe toccato togliere le decorazioni natalizie dalla vetrina del negozio. Faceva freddo, ormai era buio, e lui era in ritardo. Prese il cellulare e fece il suo numero, quando dalla curva spuntarono i fanali della sua auto. Lei sorrise, era troppo felice. Rimase lì, in piedi, con il telefono in mano che suonava libero.
Lui si fermò proprio lì davanti, scese dalla macchina, non spense i fanali, e lei non vide cosa prendeva dal sedile di dietro. In un attimo le fu davanti, le strappò il cellulare dalla mano, lo buttò per terra e con il tacco dello stivale lo schiacciò sul cemento del piazzale. Angelina guardò per terra, si era staccato un pezzo di metallo, fece per allungare una mano.
Lui raccolse il telefono, e con un gesto che le parve infinito, con il braccio teso all’indietro, lo gettò giù, verso il basso, verso il bosco. Angelina alzò lo sguardo e lo vide volare sopra la sua testa, il metallo chiaro illuminato per un attimo dai fanali dell’auto, e pensò che quello era solo l’inizio, l’inizio di qualcosa che sarebbe stato diverso, per sempre.
Se vi piace, per rilassarvi, la dolce melodia dello
scorrere di un fiume,magari sdraiati in riva su un prato verde.
macchiata di papaveri e margherite, la potete trovare
entrando nel blog dihttp://argeniogiuliana.splinder.com.
Vi farà compagnia la padrona di casa, sempre sorridente,
con la dolcezza di chi sà ascoltare e tradurre le emozioni,
trasformandolo in pagine del romanzo della vita, dando
volume al presente, passato e futuro.
Parlate liberamente, siete a casa, avete trovato una vera amica. emer
Ti mando la poesia d'apertura del mio romanzo "Vento Rosso".
Una poesia sulle conseguenze delle nostre azioni, sul risultato della vita che prima o poi ti presenta il conto.
"La conseguenza alata
del mio gioco perduto
giace sulla periferica verità
che non conosci.
Nostalgie di pietra
solcheranno i tuoi sogni
...forse,
e finalmente per me
L'immensa notte."
Giuliana Argenio.
E ADESSO PARLIAMO DI..... PREMI
Sì.....Sì....Sì......
CON IMMENSO PIACERE VI PRESENTO I MIEI
DUE E DICO DUE PREMI, CHE HO RICEVUTO
NEI GIORNI SCORSI.
IL PRIMO PREMIO MI HA ASSEGNATO:http://dragossido.splinder.com
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE: premio Emerenz, per la cura con cui descrive i siti nei suoi post, per lo spazio che offre ai suoi bloggher e per la cordialità e la correttezza che usa in modo impeccabile.
ED ECCO IL PREMIO ASSEGNATAMI DAL BLOG: http://lafogliaverde.splinder.com
Con infinito piacere ho ricevuto il premio, con le seguenti motivazioni: per il suo impegno e la sua simpatia, per il modo semplice e cortese di presentarsi ai suoi lettori,trattando dei più svariati argomenti, sempre con bellissime immagini
ORA VI RACCONTERO DI PESCHINA, IN ARTE: PESCANOCE.SPLINDER.COM
IL SUO BLOG, COME I LENTI MA A VOLTE ANCHE FATICOSE PERCORSI DELLE
COLLINE FRA SALITE E DISCESE , MA SEMPRE CON MILLE SORPRESE
GLI ALBERI , LE PIANTE E TUTTO INTORNO RISPLENDE CON UNA LUCE
NUOVA ATTRAVERSO LE IMMAGINI E LE PAROLE DI “NEZ”.
AVVOLTA NEI PROFUMI E NEI COLORI DEI BOSCHI IN AUTUNNO, LA
PADRONA DI CASA E’ SEMPRE E OVUNQUE PRESENTE, TUTTO PULSA
DI VITA DI RICERCA DELL INAFFERABILE.
SEGNO INEQUIVOCABILE: VULCANICA
SE ENTRANDO NEL SUO BLOG VI SEMBRERA’ DI SENTIRE LE RISATE
DOLCI E ALLEGRE DEI BAMBINI, NON E’ UN ILLUSIONE E’ IL TOCCO
MAGICO DEL AUTRICE, CHE RISUONA AD OGNI ANGOLO DEL BLOG,
BUONA PERMANENZA ! emer
-Immagino da Web-
Scelgo per me quel vestito d’acqua,
quello su cui tutto scorre,
quello su cui non rimane
macchia.
Intessuto di pioggia, lacrime e mare,
gocce salate
di cui
non ricordo
il sapore.
Onde di seta, pieghe di tempesta,
da stirare con
col vapore
dei pensieri.
Acqua che scorre,
quando sono viva,
che ristagna e s’impaluda
quando mi sento
morta
che mi
gela addosso
quando il
cuore
è un sasso
sul fondo
del
fosso
nez
Entrando nel blog di DRAGOSSIDO.splinder.com, come passegiare lungo il viale di un mercato variopinto, ricco di ogni mercanzia, dalle stoffe preggiate, abiti di ultima moda fino alle bancarelle da mille lire, sembra di sentire il sole di mezzogiorno ad amplificare il vociare dei visitatori arrivati ad ogni angolo del mondo. La vita con le sue ombre e luci fa la padrona mentre dalle finestre aperte musica a tutto volume accompagna i curiosi. Colori sgargianti, nonostante, il colore nero, griggio delle facciate dei palazzi.
I profumi delle spezie impregnano i narici, invitandovi a prendere un buon bicchiere di vino.
Ho scelto una poesia di Antonio, che a mio avviso vi permetterà di cogliere l'anima trasparente e fanciulesco del autore . Buona passiagiata. emer
Misteri dei misteri
Per quanto mi sforzi a cercare,
mille e mille risposte posso trovare.
Giuste o sbagliate,
potrann’ esser giudicate.
Ma c’è una creatura,
che si nasconde!
Da millenni,
risposte attende!
Ma quegli occhi lucenti,
come le stelle del firmamento.
Ma quelle guance candide e lisce,
come la seta più pregiata.
Ma quelle labbra rosse e soffici,
come i petali delicati dei fiori.
Quale è la dote che offusca?
Quale è la giusta risposta?
Quale grande segreto si cela?
Perché non v’è ragion?
Perché non v’è logica?
Perché non v’è regola?
Ella è il più grande mistero!
Chi riesce a svelarlo,
divien pardon d’uno scibile
che non è scientifico,
non è matematico,
non è fisico,
ma è DONNA!
Antonio Gargiulo
Il post, che vi propongo in questi giorni e del blog Gulia11.splinder.com
Un blog dal disegno minimalista con ampi spazi per l'attualità, quanto
agli affetti.La padrona di casa una donna di forte personalità e
dolcezza a contempo. L'atmosfera che vi accoglierà visitandolo il
suo blog, sarà cordiale con toni e colori tenui con freschi aromi
agrumati. Segno inequivocabile: concretezza.
Il suo motto: Quello che poi fare oggi per il tuo prossimo
fallo subito.
Ci tengo a precisare, che il seguente post la sottoscrivo per
filo per segno e per amore della verità.emer
Ogni tanto dimentico..ma siamo ancora in democrazia?? Si puo esprimere liberamente una opinione tutelando la verità della notizia?? Tra i sentori di una informazione che è sempre più vincolata dai dettami politici, pubblico un articolo apparso qualche giorno fa sul blog di Di Pietro.
Ancora non è chiaro quali sarebbero i capi d’imputazione per Travaglio visto che ha solo raccontato fatti già noti e per i quali non si era levata alcuna indignazione. Episodi su cui molti cittadini, grazie all’informazione che hanno ricevuto, possono ora farsi un’opinione e giudicare liberamente.
Gli attacchi che sta subendo il giornalista Marco Travaglio solo per aver raccontato la cronaca di fatti veri ed accaduti e che riguardano nientemeno la seconda carica dello Stato, il Presidente del Senato Schifani, dimostrano che, come al solito, quando si tratta di difendere la Casta, i vari esponenti di partito di destra e di sinistra fanno quadrato e diventano un tutt’uno (come accadde ai tempi dell’indulto).
Allora mi domando e domando: ma un giornalista che rivela circostanze sconosciute alla maggioranza dei cittadini adempie al proprio dovere di cronaca e di critica o no? Se Schifani risulta essere stato socio di persone di malaffare, allora il presidente del Senato, proprio per l'alta carica che ricopre ne spieghi le ragioni o contesti i fatti. E' un suo dovere morale.
Ed ancora mi domando e domando, questa volta ai tanti benpensanti del Partito Democratico: ma sapete chi sono i condannati per mafia Nino Mandalà e Benny D’Agostino? E sapete cosa vuol dire essere stati soci con costoro ai tempi d’oro della mafia, come lo fu Schifani? Ed allora, che male c’e’ se un giornalista indipendente pone delle domande trasparenti ed altrettanto trasparentemente informa l’opinione pubblica?
Che senso ha attaccare Travaglio per aver solo detto ciò che è vero? Invece di prendersela con lui non sarebbe meglio prendere spunto da questo fatto per impostare una campagna di informazione capillare e veritiera su chi sta al Parlamento, al Governo o nelle altra istituzioni controllate dalla politica? Oppure il silenzio è dovuto al fatto che anche tra le file del centrosinistra ci sono alcune posizioni imbarazzanti per cui è meglio far finta di niente e schierarsi con l’avversario nella speranza che un giorno il favore possa tornare?
giulia per l'informazione libera....
Oggi è la volta di Baronerosso1.splinder.com.
Un uomo che ha saputo volare, senza mai perdere la rotta,
attraverso anche i persorsi più difficili della vita.
Visitando i suoi blog sarete accolti dai colori sgargianti
dei suoi versi. Nonostane un alone nostalgico, domina
l'allegria.Il padrone di casa è ovunque, se guardate
la vetta di una montagna o l'infinità del mare, il
sui sorriso inconfondibile lo troverete rispecchiato in essi.
E un uomo sempre presente, sia per il futuro, che
per il passato, ma prima di tutto lo è per i suoi
amici, aspettandovi, come sà aspettare il mare la
fine del inverno,con la certezza di una nuova primavera..
Il suo motto: e se mi cerchi e non mi trovi,
cercami in un sogno.......emer
copyright baronerosso1..
...L'INFINITO...E IL PER SEMPRE...
Giocavo nel giardino dei bambini......
Mi sono addormentato..
Ho sognato la vita...
Mi sono svegliato vecchio..
seduto a guardare
il giardino dei bambini...
baronerosso1
Oggi ho l'onore di ospitare nel mio modesto salottino
grazybernabei.splinder.com.
Entrando nel suo blog sarete immediatamente avvolti in una
luce soffusa,argentata. La padrona di casa raramente presente,
sempre in movimento,quando è ferma solo per rincorrere
e aferrare pensieri per tradurre in versi sublimi.
Sono loro,che vi accoglieranno con il profumo fresco delle lavande.
Una donna capace di trasmettere la fierezza di un campo di grano
illuminato dal sole,sempre esigente con sè e indulgente con il suo prossimo.
La sua caratteristica inequivocabile: passione. Buona lettura. emer
I COLORI DELL'IMMENSO
Guardami:
incatena i tuoi occhi
alla vela delle mie iridi,
abbandonati alle onde
del nostro pensiero
innanzi a questo mare
dove i secoli tacciono,
ormai troppo lontani.
Subito l’anima pensa
all’eterno ed al breve dì.
Arde ora la nostra leggenda,
un sogno conteso dal sole:
qui l’anima è polvere d’oro
in un ninfale di stelle di vento,
aroma di frutti proibiti nascosti
in conchiglie dipinte di bianco.
Si è smarrita la sera nel cuore
di un allungato vestito di luna.
La notte s’inoltra tra le pieghe
e nereggia la volta del cielo
Si sono essiccati i concerti
dei pochi caparbi gabbiani ;
ripetitive canzoni di vetro
velate da scogli gonfi di freddo
Si possiedono solo una volta
tutti i colori dell’immenso…
se non li respiri…
occhi inquietanti emergeranno
da un nero di solitudine.
Con questa poesia sto partecipando al concorso laurentum online; se pensate che sia carina potete votarla ed io ne sarei molto felice. Basta cliccare sul link sopra riportato e seguire le istruzioni. Mi chiamo Graziana bernabei e la poesia che ho scritto è intitolata "Icolori dell'immenso". Grazie a tutti ed un bacione ad Emerenz
SPIEGAZIONI
ULTERIORI SPIEGAZIONI
Grazie ancora , Ciao Grazy
GIORGIO MEDDA. èwildworld.splinder.com
Il suo blog.... ha il profumo delle margherite.... e i colori
del cielo terso.Quando vado a trovarlo... vedo
sempre passeggiare....... per le vie
alberate.... la sera prima di dormire... a raccogliere i raggi della luna per tessere la magia nelle sue poesie.....sotto quel cielo generoso...della sardegna...che offre tutte le sue stelle in cambio di un sorriso. dove..Giorgio.. vive e dipinge le sue tele di fantasie con pensieri color ambra.....
Il suo segno inequivocabile: la malinconia.
PRIMAVERA
Prenderò per mano la felicità
indicandole la strada che porta alla mia terra,
donandole luce sulla via e un comodo giaciglio per dormire
accanto a un cuore assopito e assorto da anni portati di peso
sulle spalle della mia anima al tramonto.
Un intermezzo di betulle e biancospini bagnati
dal silenzio della sera a farci da cornice
inebetendo le ansie e ammutolendo le paure
tenendo a bada le fiere ed i fantasmi della notte
nella infinita chiarezza della luce della luna.
Se incontrassi per strada il dolore
gli indicherei la strada più lontana dalla mia casa
soffiandogli negli occhi la sabbia desertica dei miei giorni
accecandolo, levandole prospettiva e colore,
e orientamento e ardore,
ridendo delle sue bizzarre piroette
e danzandogli intorno sbeffeggiandomi di lui,
contento dell’inganno perpetrato dal mio cuore
grondante primavera.
giorgio medda
La proposta di Giorgio, di pubblicare la sua poesia nel mio
blog, mi ha dato l'idea, di una serie, che vorrei realizzare.
Tutti vorremo, che i nostri amici, fossero amici anche fra
di loro, ed ecco, che con questa serie, vorrei esattamente
questo, facendo l'onore di casa e fare le presentazioni.
Il primo impressione, che conta, si dice, ma nel mio caso
è il primo profumo, si perchè per me ogni uno di voi
rappresenta un profumo, quello di Giorgio il profumo
delle margherite.Buona lettura, chi vorebbe essere la
prossima......?
QUANDO CERCANO DI IMBAVAGLIARE CHI FATTI ALLA
MANO PROTESTA, IO MI SENTO IMPRIGIONATA. emer, senza voglia di sorridere
2982.5.15
IL BACIO CHE MI ACCOMPAGNERA
IN ETERNO..........emer
2885. 11/05.
IL MIO SOGNO.l'ACQUA,IL SOLE CHE RIFLETTE E ILLUMINA
E IL SILENZIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO......emer
2857,11.5.
E primavera il profumo delle rose innebria l'aria e il mio cuore......emer
2805
Ho sempre avuto la netta sensazione di avere una vita fatta
come un mosaico, solo che ad alcuni pezzi non trovo proprio
posto..................con sorriso, emer
2705 2744
NON VOGLIO CHE SIA IL PASSATO A DECIDERE IL MIO PRESENTE
MA DEVO FARLO PARTECIPE DEL MIO FUTURO..................emer
NEL RIFLESSO DELLE MIE LACRIME
HO VISTO MIA MADRE SORRIDERE..emer
ce un posto dove la pioggia non potra' mai arrivare
in un angolo del mio cuore è sempre estate....con sorriso emer
dai uccelli di fuoco..... e la mano di mia madre a calmarmi..come le fresche acque...di un ruscello....un ricordo......emer
La pioggia è la forma più comune di precipitazione atmosferica e si forma, quando gocce separate di acqua, delle nuvole....... cadono al suolo.... . ... e dopo 48 ore danno tanta noia....... e tanta voglia di sooooooooooleeeeeeeeeee....emer
AL MERCATO DELLO SCAMBIO DEI PENSIERI
UNA MIA MONETINA è FINITA SOTTO I TUOI PIEDI
FUoRI CORSO, SENZA VALORE, MA SI ERA STACCATA
DAL MIO CUORE.........
E io forse avrei dovuto fare finta di non averlo vista,
lo so mi direte, che vaneggio perchè ho 40 di febbre,
ma io ho sempre pensato, che le rose non possono scegliere
da chi essere annusate e forse a volte le piacerebbe a
poter decidere.........!!!!!!!!!!!!!!!! emer
PASSATO PRESENTE FUTURO IN UNA SOLA BOLLA DI
SAPONE, LA VITA. emer